scrittive di un bravo scienziato/scienziata. Sondaggio europeo Sondaggio italiano. Sondaggio classe maschi femmine maschi femmine maschi femmine. Passione.

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LINEA DIRETTA 37 Ł dicembre 2009125 INSEGNARE BIOLOGIA OGGI elementi di innovazione nella didattica della scienza della vita di Marina Minoli*Si corre, a volte, il rischio di cercare di rinnovare il proprio modo di insegnare facendo ricorso a strumenti e/o a tecniche di comunicazione adeguati allo sviluppo tecnologico del mondo contemporaneo, ma spesso inadeguati alla potenzialità formativa dell™insegnamento scienti˜co. Invece, propone l™autore, si può e si «deve» insegnare le scienze, in particolare la scienza della vita, senza dimenticare i contenuti che si trasmettono, senza accantonare la storia degli scienziati e delle loro scoperte, senza rinunciare a leggere articoli, saggi e romanzi di argomento scienti˜co. E utilizzando in modo intelligente tutti gli strumenti che il «progresso» ci ha messo a disposizione, dall™utilizzo della rete per ricavare informazioni ai fondamenti della nuova scienza bioinformatica. Nell™anno europeo della Creatività anche la scuola superiore dovreb -be ri˛ettere sulla necessità di promuovere innovazione con rigore e metodo. Ed è questo l™obiettivo perseguito nell™ideare e continuare l™approccio metodologico della mia didattica della biologia con il Proget -to Biolab Tigullio 2008, primo premio nazionale Didattica della Scienza Miur-Con˜ndustria. Percorsi formativi più che progetti, nel senso di rigide procedure con tempi e modalità prestabilite, che poco si adattano alle modalità di apprendimento speci˜che dell™essere persona motivata a co -noscere, prima che studente. In una fase storica che viene percorsa da proposte spesso eccessive di una didattica rinnovata, è sicuramente utile potere identi˜care nuove modalità di lavoro in classe che appassionino gli studenti coinvolgendoli direttamente nell™utilizzo delle nuove tecnologie informatiche . Tutto ciò senza però trascurare la fondamentale importanza del ruolo del docente che non può essere considerato uno tra pari, ma do -vrebbe invece essere un modello credibile per interesse e passione per le proprie discipline. Tramite le discipline il docente trasmette infatti esempi, testimonianze, modalità operative che nessuna rete informatica potrà mai sostituire in modo adeguato. L™utilizzo della rete, delle informazioni presenti in essa e delle moderne * Biologa dell™Ordine Nazionale, si è specializzata in Didattica delle Scienze presso l™Università Cattolica di Brescia e in Comuni -cazione scienti˜ca presso l™Uni -versità degli Studi di Milano. Au -trice di numerose pubblicazioni scienti˜che, è docente di ruolo di Scienze. Ha vinto il primo premio nazionale Didattica della Scienza Miur Con˜ndustria 2008.

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LINEA DIRETTA 37 Ł dicembre 2009126 modalità di comunicazione, dovrebbe sempre richiedere un «guida etica» alla scelta, consultazione, lettura, rielaborazione con utilizzo critico di que -sto potente mezzo di conoscenza. È sempre più facile per i nostri studenti trovare informazioni scienti˜che, ma può essere sempre più confuso il suo utilizzo senza un™educazione al pensiero critico che educhi al confronto, alla scelta e all™integrazione. Il docente, soprattutto nelle discipline come la biologia e la chimica, è sempre più coinvolto, anche dai propri studenti, a valutare, scegliere,proporre, guidare all™utilizzo di speci˜che informazioni presenti in siti della rete informatica che possono integrare in modo e˝ca -ce e moderno la didattica tradizionale. In tutto ciò è sempre più richiesta una valida risorsa umana che sia motivata a realizzare in modo attuale la didattica scienti˜ca, ma che non debba mai rinunciare al ruolo di forma -tore ed educatore tramite le proprie discipline in continua evoluzione. È quindi necessario coltivare la capacità di «fare scuola» anche senza la rete informatica, utile integrante ausilio, ma che non potrà mai sostituire il ruo -lo dell™essere docente con un patrimonio umano e di esperienza. Si rivela fondamentale trasmettere valori anche tramite il «fare scienza» a una po -polazione giovanile sempre più in emergenza educativa per mancanza di riferimenti umani signi˜cativi. Interessante utilizzo della rete: un approccio alla bioinformatica Nell™ambito di un percorso di apprendimento motivante si è riscontrato positivo proporre a classi liceali elementi di bioinformatica: l™informatica applicata alla biologia, un approccio didattico che appassiona gli studenti rendendoli in grado di lavorare come ricercatori nell™utilizzo di alcune ban -che dati internazionali. Questa scienza consente di avviare gli studenti alla consultazione di banche dati informatiche relative a proteine o sequenze di DNA, genomi appartenenti a organismi di˚erenti. Ricavare informazioni essenziali conducendo una ricerca che guida al confronto di genomi o singoli cromosomi di specie con di˚erente grado di complessità evolutiva. Ecco le fasi operative della scienza emergente bioinformatica che si pone come obiettivi quelli di ottenere informazioni utili al sequenziamento dei genomi, alla conoscenza comparativa di geni e proteine per la compren -sione dei fenomeni biologici e per lo sviluppo di nuove strategie biome -diche e biotecnologiche. Permettere ai ricercatori di comunicare in tempo reale nuovi dati confrontando i propri risultati con il lavoro già svolto dalla comunità scienti˜ca utilizzando lo strumento informatico. Lo scopo del -l™esercizio proposto agli studenti è di mettere a confronto la genetica di organismi animali molto diversi nel fenotipo, appartenenti a classi tasso -nomiche di˚erenti. In questo caso un™applicazione informatica non solo come pura tecnologia, ma come strumento di indagine comparativa per guidare al ragionamento.

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LINEA DIRETTA 37 Ł dicembre 2009127 Stupore e rigore Come dunque fare scoprire ai nostri studenti il rigore, ma soprattutto il fascino che la scienza può esercitare se comunicata, non in modo chiuso e astratto, ma valorizzando il percorso umano di vita che caratterizza ogni uomo di scienza. Positivi i riscontri didattici che si hanno proponendo ai nostri giovani la lettura guidata di testi che, all™apparenza molto impegna -tivi, riscuotono elevata valenza formativa facendo riscoprire il gusto per la lettura scienti˜ca a studenti opportunamente preparati con un adeguato percorso culturale di base che li abbia condotti a conoscere coloro che si occupano di scienza con gusto e passione. Utile è stata l™analisi dell™imma -gine dello scienziato per i nostri giovani condotta in modo comparativo alle opinioni di ricercatori /ricercatrici e studenti europei. Passione, capacità di lavorare in gruppo, creatività e pazienza sembrano essere le caratteristiche più importanti per i giovani coinvolti nel son -daggio, con un minimo scarto tra maschi e femmine. Un po™ di˚erente l™opinione di un campione di ricercatori europei per i quali si evidenziano opinioni discordanti tra maschi e femmine: Per i primi infatti l™intelligenza superiore alla media (4,3%) e la pazienza (4,3%) non sono importanti come l™essere disposti a lavorare molte ore al giorno (7,1%). Per le seconde l™intel -ligenza superiore alla media è ritenuta non trascurabile (26,8%) e anche la pazienza (12,8%). Il sondaggio e˚ettuato in due mie classi mostra invece passione, curiosità fondamentali, in particolare pazienza e creatività per la componente femminile del campione rispettivamente importanti per il 50% e il 28% come caratteristiche fondamentali del bravo scienziato/a. È signi˜cativo che gli studenti non ritengano fondamentale il lavorare in gruppo (13% per le femmine e 7% per i maschi), proponendo invece anche voci fuori griglia come determinazione e serietà (14% femmine e 26% maschi). Analizzando questi dati si è ri˛ettuto con gli studenti sul -l™evoluzione della ˜gura dello scienziato che, nel corso del tempo, da pro -fessionista piuttosto individualista ha maturato la necessità del confronto, I dati del rapporto Observa Science in Society 2008, realizzato in collaborazione con l™Une -sco, mostrano i risultati di un™indagine tra ricercatori e ricercatrici europeee, studenti e studentesse italiane di 16-19 anni sulle de -scrittive di un bravo scienziato/scienziata. Sondaggio europeo Sondaggio italiano Sondaggio classe maschi femmine maschi femmine maschi femmine Passione 82,20 76,40 55,90 53,80 66,67 85,71 Capacità di lavorare in gruppo 46,80 36,40 43,20 42,90 13,33 21,42 Disponibilità a lavorare molte ore al gg 2,10 3,60 35,60 30,70 13,33 7,14 Creatività 44,60 36,20 39,20 28,40 0,00 28,57 Curiosità 82,20 76,40 33,50 26,90 46,67 35,31 Pazienza 12,80 7,10 36,80 33,10 13,33 50,00 Concretezza 0,00 0,00 29,20 20,30 6,67 13,28 Intellingenza sup alla media 26,80 4,30 29,20 23,70 13,33 7,14 Onestà 0,00 0,00 13,60 14,60 10,33 7,14

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LINEA DIRETTA 37 Ł dicembre 2009128 del lavorare in gruppi sempre più allargati, di promuovere collaborazioni internazionali per realizzare innovazioni signi˜cative. Moderne organizza -zioni dei lavori di ricerca nelle quali le capacità e l™impegno personali sono sempre elementi fondamentali per una positiva realizzazione delle attività sperimentali intraprese. Chi è lo scienziato? È utile e interessante percepire la sensibilità dei nostri giovani nei confronti della scienza attuale. Proporre domande di stimolo a un™autovalutazione in merito alla tematica di scienze sulla quale ritengono di essere più infor -mati, non solo in ambito scolastico, o quale reputa -no più interessante. Quale invece il settore di studi che gli studenti per -cepiscono più utile per il futuro? Di˚erenti le consi – derazioni tra studenti e studentesse: le ragazze di 16 e 17 anni ritengono più interessanti l™area medica e il settore ambientale; per i maschi, area energetica e informatica. Per la società futura le studentesse ritengono più utili gli studi giuridico – economici, i maschi quelli nell™area medica. Quali scienziati? È importante avvicinare i giovani al lavoro dello scienziato, non solo realiz -zando e partecipando ad attività sperimentali, ma anche leggendo scritti di ricercatori e biogra˜e della loro vita. Proporre ˜gure scienti˜che valorizzandone il percorso di crescita e forma -zione culturale, considerando il merito delle azioni scienti˜che realizzate e le di˝coltà nel perseguire i propri obiettivi. Si può partire dalla contestua -lizzazione storica, con l™analisi di ricercatori nei diversi campi del sapere che si sono dedicati con rigore e serietà alla scienza. Per alcune storiche ˜gure scienti˜che il vincolo coniugale ha costituito Gra˜ci di classe, domande: quale settore scienti˜co ritieni di maggiore interesse, riguardo a quale area disciplinare ritieni di essere maggiormente informato, quale studi ritieni fondamentali per gli anni futuri

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LINEA DIRETTA 37 Ł dicembre 2009129 la condizione fondamentale per fare emergere le competenze di alcune prime ricercatrici. Nel Settecento l™attività scienti˜ca si svolgeva dentro le mura domestiche con strumenti costruiti in proprio rendendo possibile la collaborazione tra i coniugi non solo nelle attività correlate all™esame delle teorie, ma anche nelle sperimentazioni in labo -ratorio. Marie-Anne Paulze (1758-1836), moglie del chimico Antoine Lavoiser svolse diverse attività scienti˜che come tra -durre testi di chimica, realizzare incisioni di carattere tecnico per illustrare testi scienti˜ci, registrare dati sperimentali sino a corrispondere personalmente con studiosi, anche stranieri. Dopo avere contribuito a importanti esperimenti del coniuge, dopo la morte del marito fu determinante per la pubblicazione e accettazione dei suoi studi. Si rivela utile fare scoprire agli studenti anche gli aspetti di quotidianità di coloro che si occupano di scienza analizzando i diversi contesti di interesse e maturazione della passione per l™attuale campo di ricerca. Che cosa ha condotto normali ado -lescenti a percorrere la strada della ricerca scienti˜ca e tecnolo -gica? Dalla vita di alcune scienziate/i Nobel meno conosciute/i ad alcune ˜gure più attuali. Dalla biogra˜a di Linda Buck o Bar -bara Mc Colluogh realizzando sintetiche schede di analisi che permettano una successiva e˝cace comparazione per elementi descrittori utilizzando lo strumento informatico per rielaborare diapositive rappresentative del -le di˚erenti professionalità. Per realizzare ciò è possibile lavorare sul sito inglese www.nobelprize.org ricco di utili informazioni per la didattica. Non solo scienziati Nobel, ma anche ricercatori dei quali è possibile co -noscere percorsi formativi e campo attuale di studi, evidenziando analogie e di˚erenze. È molto formativo analizzare quali eventi abbiano portato gli scienziati attuali a percorrere la strada della ricerca scienti˜ca o dedicarsi ad attività tecniche. Motivazioni e percorsi molto di˚erenti nei quali un precoce interesse per la scienza non è condizione necessaria per risultati eccellen -ti. Biologi, informatici, astronomi con i loro percorsi scienti˜ci e umani, che rendono la scienza più possibile e vicina all™immaginario dei nostri studenti guidati a contestualizzare le scoperte nell™ambito di percorsi di vita. Gli studenti inizialmente perplessi nel -l™a˚rontare serie e impegnative letture scienti˜che, se opportunamente pre -parati culturalmente per a˚rontare ciò, apprezzano sempre il precorso propo -sto e si appassionano alle letture signi -˜cative, criticando scritti super˜ciali, magari più semplici, ma non coerenti con l™intento di un™opera scienti˜ca. Quadro di Jacques David del 1788 che rap -presenta, in modo innovativo rispetto agli schemi dell™epoca, Marie Anne Lavoiser in primo piano insieme al marito all™interno del laboratorio scienti˜co come sostegno al lavoro sperimentale realizzato Rielaborazione informatica del decimo capitolo de La doppia elica di James Watson

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LINEA DIRETTA 37 Ł dicembre 2009130 E la scienza nel passato? Un medesimo percorso è stato realizzato anche con gli scienziati che hanno proposto princìpi e leggi fondamentali della chimica e della ˜sica, necessari per lo sviluppo della moderna biologia. Quale migliore approccio interdi -sciplinare se non quello di analizzare il percorso delle diverse scienze realizzando un approccio interattivo che passa attraverso la vita umana e professionale dello scienziato? Dalle idee geniali di Archimede, a Galileo Galilei a Isaac Newton ad Amedeo Avogadro all™elaborazione informatica del percorso. In queste attività si attiva una modalità di lavoro che rende il docente attore di continue azioni di ricer -ca in contatto con Università e Centri scienti˜ci di Eccellenza, attento lettore di quanto emerge dal mondo della scienza internazionale. In un momento storico di crisi della cultura, della conoscenza scienti˜ca e tecnologica è fondamentale proporre esperienze formative aperte a collaborazioni signi˜cative con gli ambienti del «fare scienza». L™essere persona di scienza diventa obiettivo per le future generazioni se si rende la scienza «a˚ascinante» per gli studenti, senza esa -gerate spettacolariz – zazioni, ma grazie alla sapiente e quotidiana costruzione di interes -santi e integrati percor -si di apprendimento da parte dei docenti, primi promotori di una seria e profonda conoscenza dei saperi scienti˜ci. INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHEMarina Minoli, I giovani e la scienza, Viagonzagadue USRL, 3/2004. James Watson, La doppia elica, Garzanti, Milano 2004. Marta Paterlini, Piccole visioni, Codice Edizioni, Milano 2005. Marina Minoli, Scuola italiana: S.O.S. matematica e scienze, Le Scienze, 1/2002. Marina Minoli, Biolab Tigullio 2008 , Emmeciquadro n. xx, 2009 European Commission fiWomen and Science fl, 2005. European Commission fiThe Wake-Up for European Industry fl, 2003. Simona Badilescu, Chemistry for Beginners, Woman Authors , Chemical Educator, 2001. Keiko Kawashima, Madame Lavoiser, Revue d™Historie des Sciences, 2000. Eurobrain Vol. 1 n. 3 Œ Dicembre 1999. Anna Tramontano, Bioinformatica, Zanichelli, Bologna 2006. John Parkers, Cracking anaerobic bacteria , Nature, Vol.401,217-218, 1999. www.sanpaolofondazionescuola.it www.nobelprize.org

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