Jan 29, 2021 — Il settore civile pag. 53 a) Pandemia e processo civile di legittimità. Traversie e possibilità b) Le linee portanti degli interventi

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5 SOMMAR I O PARTE I L E LI N E E D I I N TE RV E N T O DELL A P ROCUR A G E N E RA L E D ELL A C O RT E D I CASSAZI O N E N ELL ANN O 2020 Premessa pag. 9 Introduzione pag. 15 1. Il s ettore civile pag. 53 a) Pandemia e processo civile di legittimità. Traversie e possibilità b) Le linee portanti degli interventi normativi e la loro applicazione. Tre fasi: rinvio delle cause; processo t e da remoto; processo c.d. gener alizzato c) Gli effetti positivi. Il percorso verso il civile di legittimità. Nuove forme del processo e ruolo della Procura generale d) La giurisprudenza per princìpi e la ragionevole prev e – dibilità del diritto. Il modo di operare e il r uolo della legittimità, tra Sezioni Unite e Procura generale. della (art. 363 c.p.c.) e) della Procura generale presso le Sezioni Un i – te. Una esposizione di assieme. Gli orientamenti nelle diverse materie f) Il processo tributario di legittimità

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6 2. Il settore penale pag. 95 a) Pandemia e processo penale di legittimità b) del Procuratore Europeo – EPPO c) Novit à normativ e e giurisprudenziali : i l ruol o dell a P r o – cur a generale c.1) Principi di diritto in materia di criminalità orga – nizzata c.2) In particolare, le misure di prevenzione d) Orientamenti in tema di terrorismo e) Problematiche sul contrasto al lavoro sfruttato. Le pol i – tiche migratorie f) La protezione delle vittime di violenza di genere e do – mestica (il c.d. codice rosso) g) I reati informatici h) Emergenza pandemica ed esecuzione penale 3. I Rapporti con gli uffici del pubblico ministero pag. 149 a) Prevedibilità e uniform ità del pubblico min i – stero: i settori di intervento della Procura generale e le novità nella materia dei contrasti di competenza b) e de l metod o d i lavor o nell e attivit à d i att u a – zion e . 6 de l decret o legislativ o n . 10 6 de l 2006 c) La risposta alla crisi pandemica: gli orientamenti della Procura generale c.1) La crisi di impresa c.2) La responsabilità sanitaria c.3) Prevenzione dei contagi e riduzione della presenza carceraria c.4) degli uffici di Procura durante la pandemia

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8 c.1) Terrorismo internazionale c.2) Terrorismo interno d) Immigrazione clandestina e tratta di esseri umani e) Ser vizio cooperazione internazionale f) Servizio misure di prevenzione g) Contrasto patrimoniale alla criminalità organizzata: il servizio operazioni sospette 5. Il settore disciplinare pag. 207 a) Considerazioni preliminari b) Modulo organizzativo c) Presupposti e finalità della responsabilità disciplinare d) Attività della Procura generale d.1) Fase predisciplinare d.1.1) Riservatezza e trasparenza d.2) Fase disciplinare e) Gestione 6. statistica della Procura generale pag. 239 PARTE II A LLE GA TI Statistiche relative della Procura generale: a) settore civile pag. 247 b) settore penale pag. 257 c) settore disciplinare pag. 267

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9 PREMESSA Antonino Scopelliti, magistrato della Procura generale, fu assassinato il 9 agosto 1991 mentre preparava le requisitorie del processo a Cosa nostra s i – ciliana, che si sarebbe concluso il successivo 30 gennaio con la conferma della sentenza della Corte di Assise di Palermo, la cui centralità per la storia e non solo giudiziaria è inutile sottolineare. Il coraggio di tanti colleghi ci dà oggi la forza per ricostruire la credibil i – tà della magistratura, duramente scossa dalle indagini che hanno portato a emersione un sistema diffuso di asservimento del governo autonomo a log i – che di interessi di gruppo, che ha consentito anche condotte di assoluta gr a – vità, alcune delle quali in precedenza mai verificatesi. La reazione sanzionatoria è stata pronta ed efficace, come si vedrà tra breve. Essa però non può che essere parte di un impegno ben più vasto, nel quale la sanzione non sia che residuale. Il ricordo dei caduti non è dunque un comodo espediente per sfuggire le responsabilità del presente, o tale non dovrebbe essere. A ttraverso la memoria tramandiamo del nostro lavoro, che è i m – pegno, dedizione, correttezza, rispetto dei diritti, capacità di adeguare la no – stra azione ai mutamenti della società e alle sfide che essa continuamente pone. Con il gruppo di lavoro della Procura di Roma, costituito alla morte di Mario Amato, collaborava il Capitano della Polizia di Stato Francesco Straullu. Egli fu assassinato il 21 ottobre 1981, insieme Ciriaco Di Roma. Vogliamo ricordarli, nel quarantennale del loro s acrificio. È una memoria importante, perché essa testimonia comune della magistratura e delle Forze per la difesa delle istituzioni democratiche. Ma vi è di più. In quel 1981 fu approvata la legge di riforma della Polizia, che introduceva principi di grande importanza stessa della sicurezza pubblica. Mentre più forte era la richiesta di sicurezza nel Paese, le istituzioni reagivano dunque non con misure eccezionali, ma con la smilitarizzazione del Corpo e con il nuovo disegno della gestione d el pubblico, distinta tra responsabilità tecnica e politica.

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10 Nel 2020 il Paese ha affrontato una minaccia diversa ma non meno sev e – ra. ha posto in discussione gli equilibri tra poteri in una s ituazio – ne di emergenza. Sono affiorate drammaticamente le carenze delle infr a – strutture essenziali del Paese. Si è reso evidente che i – tà organizzata e di illegalità diffusa costituivano elementi di ostacolo al r e – cupero. Come la sfida degli anni tuttavia, anche la nuova ha fatto emergere realtà positive, la solidarietà, la fermezza, la compostezza e soprattutto la dedizione e il sacrificio di quanti operano nella sanità, a tutti i livelli, e ai quali va la nostra gratitudine. La giustizia ha molto sofferto. Il dato statistico dà par – ziale di ciò che è mutato nel nostro lavoro e nella nostra capacità di dare giustizia, con le forme e con le garanzie necessarie perché il processo, e la decisione che da esso scaturisce, siano sentite come giuste dalla collettività. Abbiamo avvertito innanzitutto il peso della nostra arretratezza, sopra t – tutto nella diffusione del processo telematico. ha infine generato, anche grazie indefesso del Ministero della g iustizia, aspetti positivi, sui quali dobbiamo ora operare per non disperdere il patrimonio accumulato, cogliendo le opportunità che si aprono per organizzativa della giustizia del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si è finalmente avviato il processo civile telematico in Corte e in Procura generale e sono stati fatti i primi passi nel processo telematico penale di l e – gittimità, a partire anche da iniziative di collaborazione con la Presidenza e il Foro. Abbiamo concentrato sul rapporto oralità/scrittura/immedia – tezza nel processo civile e, con particolare cautela, in quello penale; rappor – to che si pone nel processo di legittimità in termini diversi rispetto alle f a si in cui viene acquisita nel contraddittorio la prova. La pandemia ha anche fatto emergere del circuito di cond i – visione tra gli uffici requirenti, originato dalla riforma del 2006 e che vede al centro per esercizio penale, secondo i principi della correttezza del pubblico ministero e del persegu i – mento della ragionevole durata del processo, in ogni sua fase.

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11 È apparso subito necessario, infatti, operare per d e – gli uffici del pubblico ministero alla pandemia, avvenisse dopo un attento esame da parte delle Procure generali e, per il loro tramite, delle Procure della Repubblica, così da individuare metodologie comuni di lavoro e qu e – stioni interpretative più delicate. Il metodo della condivisione è stato reso più facile dalla disponibilità, in passato scarsa e tecnicamente inadeguata, di strumenti per la realizzazione di riunioni a distanza. Ciò ha consentito incontri più frequenti e soprattutto più utili. A e ssi hanno partecipato Procuratori generali, Procuratori della Repubblica individuati a seconda delle questioni da trattare, e in molti casi alcuni dei massimi esperti dei settori oggetto di analisi. La tematica più urgente è apparsa subito quella della possibile diffusione della pandemia degli istituti penitenziari. Di qui le indicazioni circa quanto gli uffici del pubblico ministero avrebbero potuto fare per con – tribuire a diminuire la pressione nelle carceri, senza per questo mettere in pericolo le esigenze di tutela della collettività e delle vittime. Questo impegno è proseguito anche nel secondo semestre, quando il ri e – mergere della pandemia ha reso evidente un problema annoso: degli dai benefici a causa della l oro marginalità. Si è così collabo – rato con il Ministero della Giustizia e in particolare con il Dipartimento penitenziaria e per della pena esterna perché potesse essere data attuazione alle convenzioni che il Min i – stero, attraverso la Cassa delle Ammende, aveva da tempo finanziato per rendere disponibili alloggi e programmi di inserimento per i detenuti con pene brevi residue. Sono stati, così, conseguiti i primi frutti, davvero positivi, così da far sp e – rare che il distanziamento sia raggiunto senza ricorrere a rischiose scarcer a – zioni e che passata la pandemia coloro che hanno diritto a usufruire di misure alternative non debbano scontare due volte la pena, a causa della lo – ro emarginazione sociale. Interventi non meno importanti sono stati realizzati nel settore della r e – sponsabilità medico – sanitaria e della crisi di impresa. Per il primo, si pongono questioni nuove per i profili penali e civili della responsabilità medica e di coloro che operano nella sanità, con particolare riferimento alle caratteristiche specifiche della pandemia, ai tempi delle a c –

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